NUTRIZIONE PARENTERALE INTRADIALITICA - SOSTENERE I BISOGNI NUTRIZIONALI DEI PAZIENTI CHE RICEVONO EMODIALISI

Approfondimenti sull’assistenza sanitaria
  • Perché la nutrizione clinica è così importante nei pazienti sottoposti a dialisi?

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La malattia renale allo stadio terminale (ESKD) è la fase finale e irreversibile della malattia renale cronica (CKD) e richiede che i pazienti ricevano un trapianto di rene o l'emodialisi (HD) per sopravvivere.

Questa condizione colpisce 850 persone per milione in Europa1 e oltre il 50% dei pazienti necessita di un trattamento con emodialisi per effettuare il processo di filtrazione del sangue a seguito della perdita della funzione renale associata all'ESKD1  

In questo gruppo di pazienti, la mancanza di appetito e lo scarso apporto energetico, insieme alle condizioni di comorbidità, l'infiammazione, il catabolismo e le perdite di nutrienti prodotti durante l’HD, portano a uno stato nutrizionale alterato se le esigenze nutrizionali non sono soddisfatte2.

Quando i metodi classici di consulenza nutrizionale e integrazione orale sono inefficaci, oppure nel caso di pazienti a rischio o affetti da malnutrizione, può essere necessario un ulteriore intervento3-5.

La nutrizione parenterale intra-dialitica (IDPN) è la somministrazione per via endovenosa di soluzioni per nutrizione clinica durante le sessioni di HD. Questa terapia supplementare può migliorare i risultati clinici dei pazienti reintegrando i bisogni nutrizionali dei pazienti con ESKD e riducendo il rischio di ricovero e/o la durata della degenza ospedaliera3,5,6.

La nutrizione parenterale è una forma di nutrizione clinica che svolge un ruolo centrale nel trattamento di pazienti con condizioni a lungo termine come insufficienza intestinale, cancro, nonché pazienti in terapia intensiva o sottoposti a intervento chirurgico, tuttavia sottoutilizzati nella terapia di emodialisi.

Qual è l'impatto della malnutrizione e della PEW sui pazienti e sui sistemi sanitari?
La malnutrizione ha gravi implicazioni sia per i pazienti in HD sia per i sistemi sanitari poiché i pazienti malnutriti vanno incontro a periodi di ospedalizzazione più lunghi e più frequentemente8.

I pazienti in HD possono soffrire di gravi problemi metabolici e nutrizionali i quali creano un esaurimento delle proteine e dell'energia; questa condizione è chiamata Deplezione Proteico- Calorica (Protein Energy Wasting, PEW)3,7. La PEW può riguardare in media il 45% di tutti i pazienti con ESKD sottoposti a emodialisi6.

La PEW è un predittore indipendente di morbilità e mortalità7; essa influisce negativamente sullo stato funzionale, sulla qualità della vita e sui problemi di salute mentale. La prevalenza e la gravità della PEW aumentano con il tempo in dialisi ed è più evidente nei pazienti più anziani8.

In che modo IDPN migliora i risultati dei pazienti?
Per alcuni pazienti, un’alimentazione regolare o l'integrazione con supplementi nutrizionali e orale (ONS) potrebbero non essere efficaci o sufficienti per contrastare l'insorgenza di malnutrizione e la Deplezione Proteico Calorica.  In questi casi, l’IDPN può garantire che i pazienti ricevano il giusto equilibrio di macronutrienti essenziali fornendo una miscela di aminoacidi, glucosio e lipidi durante il trattamento di emodialisi6.

Somministrato durante il trattamento dialitico insieme alla dialisi, l’IDPN fornisce un'opzione conveniente e non invasiva per fornire nutrizione senza fare affidamento sulla compliance del paziente5,6.

“Nei pazienti ambulatoriali, se la consulenza nutrizionale e gli integratori nutrizionali orali (ONS) non hanno successo, dovrebbe essere proposto IDPN”

ESPEN – European Society for Clinical Nutrition and Metabolism 2009*

*Cano N, et al. ESPEN guidelines on parenteral nutrition: adult renal failure. Clin Nutr 2009; 28:401-14

Il trattamento di IDPN è associato a una riduzione del 30% dei tassi di ospedalizzazione e può dimezzare la durata dei ricoveri ospedalieri rispetto al pretrattamento6,8.

Le soluzioni pronte all'uso possono ridurre complicazioni come errori di somministrazione di macronutrienti, farmaci ed infezioni associate all'uso di soluzioni estemporanee o galeniche. Le formulazioni pronte all'uso consentono inoltre di risparmiare tempo e risorse preziose, riducendo i tempi di preparazione del 65%9

Gli operatori sanitari e gli esperti del campo della Nefrologia sostengono da tempo l'uso dell’IDPN.
È necessaria una maggiore consapevolezza sulle opzioni di trattamento ora disponibili per i pazienti con HD. Gli screening regolari per monitorare l'apporto nutrizionale dei pazienti in dialisi e per identificare quelli considerati a rischio di malnutrizione e di PEW rimangono fondamentali. Inoltre, è importante garantire che le linee guida cliniche siano aggiornate per riflettere l'importante ruolo che gioca l’IDPN nella cura nutrizionale dei pazienti in dialisi.

 

Referenze
1. European Renal Association - European Dialysis and Transplant Association Registry. ERA-EDTA Registry Annual Report 2017. Amsterdam UMC, location AMC, Department of Medical Informatics, Amsterdam, the Netherlands; 2019

2. Carrero JJ, J Ren Nutr 2013; 23: 77-90

3 Cano, N., Clin Nutr 2009; 28:401-14

4 Ikizler TA et al. Prevention and treatment of protein energy wasting in chronic kidney disease patients: a consensus statement by the International Society of Renal Nutrition and Metabolism. Kidney International 2013; 84:1096-107 - Sabatino A, et al. Dietary Protein and Nutrition Supplements in Conventional Hemodialysis. Sem Dialysis 2018; 31:583-591

5Anderson J, Peterson K, Bourne D, Boundy E. Evidence Brief: Use of Intradialytic Parenteral Nutrition (IDPN) to Treat Malnutrition in Hemodialysis Patients. VA ESP Project #09-199; 2018

6Sabatino A, et al. Dietary Protein and Nutrition Supplements in Conventional Hemodialysis. Sem Dialysis 2018; 31:583-591 Carrero JJ, et al

7Carrero JJ, et al. Global Prevalence of Protein-Energy Wasting in Kidney Disease: A Meta-analysis of Contemporary Observational Studies From the International Society of Renal Nutrition and Metabolism. J Ren Nutr 2018; 28: 380-392

8Blondin J, Ryan C. Nutritional status: a continuous quality improvement approach. Am J Kidney Dis 1999; 33(1):198-202

9Berlana D, et al. Cost, Time, and Error Assessment During Preparation of Parenteral Nutrition: Multichamber Bags Versus Hospital Compounded Bags, JPEN 2019;43(4):557-565.